La malattia parodontale o parodontite, un tempo definita piorrea, è una infiammazione cronica della gengiva e dell’osso che tiene saldo il dente.
La causa principale di questa malattia è la placca batterica presente nella cavità orale che se non rimossa in maniera adeguata si accumula e provoca una infiammazione la cui progressione (parodontite) può determinare la distruzione dei tessuti di sostegno del dente (osso e gengiva) fino alla sua perdita, ma non solo, la parodontite può aumentare il rischio di patologie sistemiche possiamo incorrere in vere e proprie“correlazioni pericolose” :le gengive sono infatti ,a tutti gli effetti ,una ‘coperta’ che protegge quello che nascondono: l’osso e l’impalcatura portante dei denti. Trascurarle significa quindi , rischiare di perderli, ma non solo;se l’infiammazione si cronicizza in parodontite (piorrea), l’attacco di miliardi di batteri e sostanze tossiche può minacciare il corpo intero, dal cuore al metabolismo, a cominciare dalla nascita.
Quando la malattia parodontale è limitata alla gengiva viene definita gengivite e i suoi segni tipici sono: gonfiore, arrossamento e sanguinamento gengivale talvolta associati a fastidio o dolore. Il sanguinamento delle gengive è il primo segnale di malattia anche se spesso viene interpretato come effetto di un uso troppo vigoroso dello spazzolino.
La forma più grave della malattia parodontale si definisce parodontite; si assiste ad una distruzione ossea progressiva con formazione di tasche che il dentista evidenzierà con uno strumento, la sonda parodontale. I segni tipici sono retrazione della gengiva, mobilità dei denti e sventagliamento o aumento degli spazi tra dente e dente spesso in assenza di dolore.
La terapia della gengivite e della parodontite si basa su una adeguata rimozione professionale della placca batterica e del tartaro sopra e sottogengivale associato o meno ad una strategia farmacologica; il successo della terapia è comunque il paziente parte attiva che collabora con una igiene orale domiciliare ottimale.
L’uso quotidiano di spazzolino e filo interdentale e degli altri strumenti di igiene orale domiciliare mantiene al minimo la formazione di placca batterica e tartaro, ma spesso non riesce a eliminarla completamente. È infatti parte fondamentale del programma preventivo sottoporsi regolarmente a visite parodontali e a sedute di igiene professionali.Tuttavia solo attraverso una strategia mirata, basata su tecniche di igiene orale domiciliare personalizzate e tecniche professionali di controllo ed eliminazione del biofilm batterico con strumentazione ultrasonica e/o manuale e nuove tecnologie quali AIR PERIO-FLOW ed eventuale impiego di ANTIBIOTICO TOPICO a lento rilascio , sara possibile prevenire e/o controllare efficacemente la malattia parodontale. Nei casi più avanzati è comunque necessario ricorrere alla terapia chirurgica. La chirurgia parodontale si rende necessaria quando la terapia non chirurgica non è in grado di guarire i tessuti che sostengono il dente. Le moderne tecniche chirurgiche sono effettuate ambulatoriamente con un disagio minimo per il paziente.
Riduzione profondita di tasca
Rigenerazione
La tecnica chirurgica di rigenerazione parodontale ha come obiettivo il recupero del danno causato dalla malattia parodontale: rigenerare nuovo osso e tessuto gengivale andati perduti con conseguente eliminazione o riduzione della tasca. Per favorire e migliorare la ricrescita ossea, durante la chirurgia, saranno utilizzati membrane, innesti ossei e/o proteine stimolanti i tessuti.
Innesto tessuto molle
Questa tecnica chirurgica ha come obiettivo primario la risoluzione della estetica gengivale (detta anche chirurgia plastica parodontale); risolve i casi di recessione gengivale, ricoprendo la radice esposta con tessuto gengivale prelevato dal palato o da una altra sede donatrice preservando così il dente da un aggravarsi della recessione e dal rischio di carie e sensibilita radicolare.